FUERA – VORTICANDO IN POSTI NUOVI
Dal “nuovo vintage” all’immaginario circense, dall’ambient alla techno, Mike, Diak e Jimmy arrivano al Magnolia poco dopo la metà di aprile dopo un tour fatto di sold out e date raddoppiate
di Dario Buzzacchi
“Eclettismo” è la parola d’ordine della traiettoria artistica dei Fuera. Ma, dopo il tour in giro per festival dello scorso anno, il trio partenopeo formato da Mike, Diak e Jimmy ha portato Circo Mezzaluna – il loro ultimo album uscito per Sugar – nel suo habitat naturale, i club. I Fuera sanno alternare con versatilità tracce chill da divano e cassa da 140 bpm, ma il club è il topos dove immaginano vivere la loro musica nel momento in cui la creano. Alla fine di un tour costellato da sold out, la carovana dei Fuera arriverà il 20 Aprile al Magnolia. E, on the road, questo è quello che ci hanno raccontato.
Partiamo dal vostro ultimo bellissimo album, Circo Mezzaluna. Quali sono gli elementi di rottura e quali quelli di continuità rispetto ai vostri lavori precedenti?
Il principale elemento di continuità è sicuramente la voglia di seguire soltanto le nostre vibrazioni del momento. La lavorazione è durata poco più di due anni quindi nel frattempo i pezzi sono cambiati più volte con noi. Volevamo che al momento della sua uscita ci rappresentasse al massimo. Un forte elemento di rottura facciamo fatica a trovarlo: dal nostro punto di vista Circo Mezzaluna è più un passo verso il futuro che un rinnegare qualcosa. Si può dire che suoni più morbido e aperto di alcuni nostri brani precedenti. Anche se già nel 2019 pubblicavamo musica come Vertigine.
L’opening track (e per certi versi tutto l’album) è dedicato a Mezzaluna. Potete dirci chi è Mezzaluna?
Quando il pezzo è nato non sapevamo chi o cosa fosse Mezzaluna: aveva questo nome e una forte energia libera e creativa. Abbiamo capito nel tempo che era la nostra divinità della creazione e della fertilità: una figura eterea che ci si è manifestata chiaramente e che abbiamo scoperto essere ricorrente in varie cul- ture, presentandosi sempre con nomi diversi. Quel brano è stato il primissimo che abbiamo composto per quello che poi sarebbe stato il nuovo disco, ed ha rappresentato un faro per la nascita di tutti gli altri.
Come è nata l’idea di ispirarsi al mondo circense?
Siamo molto affascinati dal circo: un nostro sogno sarebbe quello di portare il club in quel contesto. Abbiamo sempre considerato un live come un’esperienza totalizzante, più che soltanto musica dal vivo. Il concetto del circo nasce per raccontare la maschera dell’artista circense: ci ispira molto la malinconia velata unita all’euforia che caratterizza questo tipo di spettacoli. Non ci sono quindi riferimenti espliciti al circo durante i live, ma ci sentiamo molto legati a questo modo di intendere la performance.
Su Spotify siete nelle playlist, rispettivamente: Chill Rap, R&B Italia, Amore Indie. Come definireste il genere dei Fuera?
È abbastanza difficile per noi definirlo, e a quanto pare lo è anche per Spotify (ridono, NdR). Al di là del meccanismo delle playlist, dal quale appunto siamo abbastanza fuori, secondo noi, oggi che ormai è stato fatto tutto, la musica non ha bisogno di etichette.
Mentre parliamo siete in tour. Quale è stato il feedback del pubblico a Circo Mezzaluna?
Caloroso: ci sono stati live pieni di energia, altri carichi di emozione e quasi intimi per il rapporto che si è creato con il pubblico. Ci siamo sentiti in famiglia!
Quanto vi mancava la dimensione di un vero e proprio tour?
Tantissimo. La scorsa estate abbiamo fatto una ventina di date, tra festival ed eventi vari. Ma il live nel club pieno di persone che hanno pagato il biglietto solo per noi è una dimensione del tutto nuova. Non sapevamo cosa aspettarci e siamo stati molto sorpresi dai sold out di Bologna, Torino e Milano, dove abbiamo raddoppiato le date come a Roma.
Ad accompagnarvi in tour, un progetto interessante come quello di Mantis e xx.buio. Come è andata con loro?
Molto bene, quando ci è stato presentato il loro progetto, con l’idea di avere un open act fisso su tutte le date, siamo stati entusiasti, perché abbiamo riconosciuto in loro dei tratti comuni. Anche dal vivo sono molto validi, e stanno facendo un gran lavoro: siamo felici di condividere questo giro con due ragazzi così.
L’ultima data del tour è in programma al Magnolia, il 20 aprile. Avete preparato qualcosa di speciale per questa ultima data che avete?
Come abbiamo detto prima in questo tour ci hanno accompagnato Mantis e xx.Buio. In più ci sono stati, e ci saranno, nuovi e vecchi amici che verranno a trovarci sul palco. Qualcuno è stato annunciato prima delle date, ma la maggior parte è comparsa e comparirà a sorpresa durante i live.
Senza mettervi fretta, ma non vediamo l’ora di sentire roba vostra nuova. Avete in programma di fare uscire qualcosa presto?
Ci stiamo lavorando tantissimo e abbiamo già qualcosa di molto concreto nei nostri computer; già in scaletta per tutto il tour c’è stato il primissimo spoiler di cosa arriverà. Nel corso dei prossimi mesi qualcosa uscirà sicuramente, è solo questione di tempo. Come si dice in questi casi: stay tuned!
Articolo pubblicato su WU 119 (aprile – maggio 2023)
Fuera su IG
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