LA STRATIFICATA FOLLIA DI ‘SESSO SFORTUNATO O FOLLIE PORNO’
Vincitore del premio più prestigioso, l’Orso d’Oro, durante l’ultima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, il nuovo lavoro di Radu Jude è disponibile nei cinema e sulla piattaforma MioCinema
di Davide Colli
La fame del pubblico odierno di opere audiovisive metamoderne, in grado di inglobare codici e stilemi di generi e media differenti, dando vita a prodotti plurilinguistici, è ben visibile. WandaVision, l’apripista dell’ondata seriale targata Marvel Studios, che arriva a fungere persino da compendio storiografico dell’evoluzione della televisione americana d’intrattenimento fino ad oggi, è soltanto il più recente tra gli esempi.
Seguendo una simile modalità si orchestra il dispositivo narrativo dal titolo originale Bad Luck Banging or Loony Porn (letteralmente tradotto con un improbabile Sesso sfortunato o follie porno), diretto da Radu Jude, regista rumeno già presente alla Berlinale con Uppercase Print, il quale confeziona quasi un “aggiornamento” del cosiddetto mondo movie, utilizzando le coordinate espressive dell’oggi per raccontare il contemporaneo con maggior puntualità.
Questa contaminazione di linguaggi si palesa fin dai primi minuti di Sesso sfortunato o follie porno, mostrando il video di “sesso sfortunato” girato col cellulare, per la quale l’insegnante protagonista rischierà di perdere il proprio posto. Un incipit che conferma l’identità di pastiche multiformato del lungometraggio quanto la scottante attualità del suo contenuto. Dall’amatorialità del materiale pornografico mostrato, clip che lo spettatore è chiamato a consumare quasi fosse un prologo del viaggio nei meandri dell’audiovisivo contemporaneo che lo aspetta, si passa al pedinamento dell’errante personaggio principale, tra le assolate strade di una Romania mai così consumata dal calore (oltre che dal Covid) testimoni le mascherine che iniziano a fare capolino anche nelle produzioni più autoriali.
Entrambe le parti sembrano inseguire un nuovo realismo, un quotidiano caratterizzato dalla palette cromatica ipersaturata alla democratizzazione degli strumenti di ripresa, per poi abbandonarlo completamente nei due successivi capitoli. Se nel successivo capitolo l’occhio di Jude si volge al passato, alla nouvelle vague, ricreando un montaggio sperimentale che accinge a piene mani dall’operato di Jean-Luc Godard, in un gioco consapevolmente didascalico e pomposo, con intento palesemente parodistico.
L’ultima parte di Sesso sfortunato o follie porno è forse quella che riesce ancora meglio a catturare il delirante zeitgeist dei recenti anni, nonché il culmine dell’esplosione della follia dell’autore. L’utilizzo sapiente dell’elemento grottesco e kitsch si presenta come la maniera più precisa per rappresentare l’ordinario, il tutto all’interno della confortante confezione della situation comedy.
Proprio all’interno di una gabbia così stringente come quest’ultima Radu Jude dimostra grazie a Sesso sfortunato o follie porno quanto rincorrere l’obiettivo di una satira furbescamente pulita sia un’opzione in un simile periodo storico irrealizzabile e come parossismo e sfrontatezza siano diventate le armi più efficaci a disposizione di un autore per intessere uno spietato commento sociale.
Nella foto in alto: ‘Sesso sfortunato o follie porno’, foto di Silviu Ghetie
Puoi vedere il film in queste sale:
Bologna – Odeon
Firenze – Flora
Milano – Anteo Palazzo Del Cinema
Milano – Arcobaleno Film Center
Milano – Beltrade
Milano – Ducale
Milano – Il Cinemino
Milano – Multiplex Eliseo
Bergamo – Capitol Multisala
Cremona – Spaziocinema
Cremona – Po
Monza – Capitol Anteo Spaziocinema
Treviglio – Treviglio Anteo SpazioCinema
Roma – Eurcine
Roma – Giulio Cesare
Roma – Lux Multiscreen
Roma – Madison (dal 6 maggio)
Roma – Quattro Fontane
Torino – Massimo
Torino – Nazionale
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