ORTIGIA SOUND SYSTEM 2022, LA MUSICA NON VA IN VACANZA
Il festival dell’isola di Siracusa, svolto come consuetudine nell’ultimo fine settimana di luglio, ha dimostrato di essere sempre più un punto di riferimento internazionale per chi ha voglia di ballare, ascoltare e conoscere le novità della scena clubbing e non solo.
di Riccardo Dellacasa
Tornato a vestire gli abiti civili pre-pandemici, senza alcun tipo di restrizione, Ortigia Sound System 2022 è riuscito a unire cultura, sperimentazione e divertimento all’interno di uno dei contesti più suggestivi d’Italia e d’Europa.
L’evento principale si è sviluppato nello splendido Castello Maniace di Ortigia dove è stata la voce e la presenza eterea di Lyra Pramuk ad accendere le luci del main stage. Uno degli act più attesi era senz’altro Tangerine Dream: il gruppo tedesco ha portato sul palco parte della primordiale, percussiva e pungente electronic music fatta da sequencer, dreamy pads e, perché no, anche un po’ di rave culture. Stiamo parlando di un pezzo di storia della musica contemporanea. Incredibile.
Grande curiosità per il Moritz Von Oswald Trio con Heinrich Kobberling alla batteria e Mrs. Laurel Halo alle tastiere che, grazie anche agli splendidi giochi di luce che facevano da sfondo al live, sono stati in grado di trasformare Ortigia in un club berlinese contaminato dal free jazz e dalle sonorità techno anni Novanta. I coinvolgenti Nihiloxica hanno ricordato, come scelta all’interno della line-up, il live dei i Kokoko! nel 2019, ma più tribali e con una vena a tratti electro-dub che è riuscita a scatenare il pubblico durante l’intera durata del concerto.
Energia ritrovata in maniera ancora più travolgente durante il post grime di MC Yallah & Debmaster, che ha dimostrato una tecnica di flow, estensione vocale e presenza scenica invidiabile. Chapeau! La cassa dritta non è certamente mancata all’interno del festival grazie al bravissimo e ormai di casa Call Super insieme a Shanti Celeste, a Yu Su, che a un certo punto ha remixato NY Excuse dei Soulwax, ai britannici Overmono (per la prima volta in Italia) e ad Anthony Naples insieme a DJ Python, che hanno chiuso il festival a suon di sorrisoni nonostante la conclusione di set con Lullaby The Cure. Una scelta però, bisogna ammetterlo, di gran cuore.
Ortigia Sound System si è poi sviluppato in maniera itinerante su tutta l’area dell’isola e di Siracusa. Le attività del porto e del mercato dei Fratelli Burgio hanno ospitato talk e dj set, il negozio di dischi Malamore è stata la casa di chiacchiere musicali con alcuni degli artisti in cartellone, il Lido OSS non ha fatto sentire troppo la mancanza degli storici Boat Party del festival grazie ai dj set pomeridiani tutti da ballare, la chiesa di Gesù e Maria ha fatto risuonare la musica del maestro Lino Capra Vaccina in un intimo concerto.
Infine la casa degli after: il Km0. Grazie al progetto OSS Labs, inaugurato in questa edizione, una struttura architettonica ha nascosto inizialmente i dj e piano piano li ha svelati al pubblico regalando la nascita di un nuovo giorno insieme a Paquita Gordon e Francesco Del Garda, alle prese con un set di 7h nella notte tra venerdì e sabato. Il giorno seguente l’atteso Hivern Disc Showcase di Eva Geist, John Talabot e Lamusa II che ha lasciato la consolle allo storico dj catalano con un remix di Sono Buono degli Skiantos. La poesia con le prime luci dell’alba. Inaspettato. Magnifico.
Infine, due parole su una parte fondamentale del festival: la comunità che vive per le strade di Ortigia durante il festival. È unica, contaminata da curiosi, affezionati, ma anche vacanzieri che, magari invitati da amici che non vedevano l’ora di partecipare alla tre giorni di musica, si sono trovati a essere abitanti di questo mondo parallelo fatto di mare, balli notturni, caldi colori mattutini e vibrazioni positive che solamente questo luogo è stato in grado di sfamare la voglia di cultura e musica che per troppo tempo è stata negata. Nemmeno il caldo torrido è riuscito a scalfire questo nutrimento accuratamente selezionato per l’anima che, dopo tutto, ringrazia e saluta con un arrivederci al 2023.
OSS su IG
La foto in alto è di Stefano Mattea
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