STUDIO MURENA – VIVA L’ENERGIA

Gli Studio Murena sono una bella novità di questo 2021. Il gruppo milanese formato da Matteo Castiglioni (piano elettrico, synth), Maurizio Gazzola (basso), Amedeo Nan (chitarra elettrica), Giovanni Ferrazzi (elettronica), Marco Falcon (batteria) e l’MC Carma (voce) ha favorevolmente colpito pubblico e critica con l’album omonimo uscito a febbraio. Tanta tecnica ma mai fine a se stessa, spaziano tra i generi e hanno trovato un equilibrio grazie alle liriche di Carma, ultimo entrato nel progetto. Questa estate sono in tour in tutta Italia e questo weekend suoneranno su uno dei più bei palchi dell’estate italiana, quello di Ortigia Sound System. Apriranno venerdì 30 luglio ai Calibro 35: quale accoppiamento migliore?

Come sono andate queste prime date del vostro tour? Com’è stato ritornare sul palco?
Le date sono andate molto bene, anche quella al Magnolia battezzata da un temporale epico (ride, NdR). C’era uno scenario al limite dell’apocalittico, ma la gente è rimasta e ci siamo presi bene. Abbiamo fatto una data in Triennale, poi a Parma, a Siena, a Fucecchio e all’Apolide. Siamo molto contenti, anche perché fino a non molto tempo fa uscivamo poco per suonare al di fuori dalla Lombardia, ora fortunatamente è diverso.

C’è più voglia in voi di dare il massimo sul palco dopo tutto quello che è successo?
Sì e ci aiuta la risposta del pubblico che, forse anche per via del periodo che abbiamo passato, sentiamo molto partecipe e vicino, percepiamo realmente la loro energia che non può non darti una carica particolare. Totalmente differente da suonare in streaming, insomma.

Per chi non vi ha mai visto dal vivo, come descrivereste un live degli Studio Murena?
Cerchiamo sempre di coinvolgere chi ci sta davanti, soprattutto grazie a Carma. Per noi il palco è anche un luogo di sperimentazione e improvvisazione, dove se ce la sentiamo presentiamo pezzi inediti o cambiamo delle parti di quelli che il pubblico già conosce. Ogni volta sul palco non è mai uguale alla precedente.

Un gruppo, per di più di sei elementi, non è lo standard oggi in Italia. Siete un caso unico nella discografia italiana?
Da un lato sentiamo una distanza tra quello che facciamo e tanta musica che viene prodotta, ma allo stesso tempo notiamo che ci sono sempre più realtà che sentiamo affini a quello che facciamo e alle cose che ci piacciono. Fondiamo tante cose assieme e non siamo facilmente incasellabili, ma di progetti di successo assimilabili al nostro non ne mancano al di fuori dei nostri confini. Probabilmente è in atto un cambiamento e noi ci siamo dentro.

A Ortigia Sound System dividerete il palco con i Calibro 35, un gruppo che ha provato a fare qualcosa di differente rispetto allo status quo. Fanno parte dei vostri ascolti?
Assolutamente sì, in Italia forse è il gruppo che prendiamo più come riferimento. Ci piace tutto della loro discografia, abbiamo apprezzato anche l’ultimo EP in cui hanno provato a unire la parola con i featuring di Ensi e Ghemon. Siamo contenti di aprire per loro e di conoscerli.

Che cosa succederà agli Studio Murena dopo il tour?
Se si potrà suonare continueremo a farlo, è la nostra priorità. Poi vogliamo continuare a creare musica, abbiamo già qualche idea per il nostro prossimo disco. Siamo gasatissimi dalle possibilità che si stanno aprendo.

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